I loro sguardi.
Erano sguardi estranei a quel gioco, a quella parodia, a quella recita perversa.
Erano sguardi perversi e complici, come quelli di chi si prende una pausa dal copione, mentre tutto il resto è un gioco.
Un gioco in cui restare era diventato davvero difficile per entrambi.
Aegos guardò Destresya ovunque, mentre lei fingeva di essere un'ingenua Cappuccetto Rosso.
"Oh si..." disse avvicinandosi al letto "... se sarai buona io non ti mangerò... ma dovrai essere molto ma molto buona... lo sarai, piccola?" Cominciando ad accarezzarle una natica che il suo perizoma lasciava tutta scoperta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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