Quelle carezze proibite, quella bocca che mi faceva impazzire.
Andai fuori di testa, e mi lasciai completamente andare.
Sarà stato l'alcool o piuttosto tutta l'eccitazione accumulata e frustrata durante il giorno, ma non capii più niente.
Ritrassi il piede dal volto e dal corpo di Aegos, per darmi lo slancio e finire sopra di lui, a cavalcioni, fissandolo negli occhi.
Uno sguardo intenso, appassionato, intrigante, forte.
Uno guardo che diceva molto, forse tutto.
Allora lo baciai, con foga, passione sfogando tutta la frustrazione di quel giorno.
Un bacio intenso e caldo, lascivo e voglioso, mentre il mio corpo si strusciava contro il suo, le mie gambe gli cingevano la vita, e le mie mani lo accarezzavano dovunque.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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