Lo guardai negli occhi con un sorrisetto di trionfo.
"Bravo!" facendogli una carezza sul viso per poi far scivolare la mia mano lungo le sue braccia allargate in modo innaturale e andare a slacciargli le catene, per poi chinarmi a terra e slacciare quelle delle caviglie.
Quando fu libero mi alzai e lo guardai negli occhi.
"Su, ora va a lavarti e vestirti, ti farò portare da mangiare nella tua stanza... ti voglio in forma!" lasciando scorrere il mio sguardo su tutto il suo corpo, senza pudore nè remora alcuna.
Dopotutto era una mia proprietà, ma non ne avrei approfittato, ci si perdeva tutto il divertimento se non era l'uomo a prendere l'iniziativa e anzi si sentiva costretto.