Lo aiutai a bere con il mestolo, appoggiandomi a lui, con una mano sulla sua spalla, la pelle era sudata ma io non me ne curavo.
"Ecco, bravo.." sussurrai mentre beveva.
Quando poi il mestolo finì lo guardai negli occhi.
"Allora, per quanto ancora vuoi costringermi a fare la cattiva non accettando la tua condizione?" fissandolo tutto, con uno sguardo intenso, voluttuoso ma anche deciso e fermo.
"È davvero uno spreco doverti tenere incatenato..." con voce calda e sensuale.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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