Siculon sorrise ed annuì a Gwen, mentre le danzatrici continuavano ad intrattenere gli ospiti ed i servitori a servire agli invitati i dolci liquori del posto e squisiti pasticcini tradizionali.
Ad un tratto si udì l'eco di un gong e due porte d'oro si aprirono sulla sala.
Le danzatrici ed i servi si inchinarono fece il suo ingresso il giovanissimo maharaja, accompagnato dai suoi funzionari.
"Benvenuti nel mio palazzo, signori." Disse il giovanissimo sovrano.