Gwen si diede una sistemata ed uscì dalla sua camera, trovando ad aspettarla Pistal che la fissava in modo severo.
Le due scesero così di sotto, dove nel salone Siculon stava seduto sulla sua poltrona a masticare tabacco di Lucrinnio, il suo preferito e che amava assaporare nei momenti di nervosismo.
Si voltò e guardò sua nipote.
Si accorse in quel momento di guardarla per la prima volta.
Non era più una bambina e neanche una ragazzina.
Dietro quei capelli rossi e quegli occhi verdi c'erano i tratti di una giovane donna, molto bella e che poteva accendere il desiderio di un uomo.
Per un attimo rivide i tanti ricordi d'infanzia di sua nipote, ma in un momento furono spazzati via.
Ora aveva capito, suo malgrado, che Gwen era una donna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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