Siculon salutò Gwen con un bacio sulla guancia, per poi annuire.
"Le solite cose..." disse "... il vento oggi batte forte..." avviandosi con lei verso l'ingresso della villa "... stare nei campi non è il massimo..." entrando con lei in casa.
Il vento ululava tra le palme ed i cespugli di bacche rosse.
Ma poco dopo qualcuno giunse alla villa.
Era Canil, un allevatore che abitava poco distante dalla proprietà di Siculon.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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