Col suo abito verde ed il fido cavallo, Gwen lasciò la villa di suo zio, cavalcando fino ai campi circostanti, dove lavoravano gli schiavi.
Era una giornata velata, con sottili strati di nuvole che fluttuavano leggere e sospinte da un vento deciso.
La vegetazione circostante, resa verdissima dall'umidità che saliva lenta dal mare, avvolgeva quell'angolo di costa racchiuso dalla jungla, dal grande lago Fusar e dagli infiniti canali che dal gigantesco delta del Lagno si diramavano in ogni direzione.
Da lontano Gwen vide la sagoma di suo zio, quelle dei suoi guardiani che fissavano i diversi schiavi impegnati a lavorare, tra cui anche Elv e Montel.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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