Gwen vide quegli occhi neri e resi luminosi dalla luce della lampada scivolare su tutta la sua figura, in un modo che forse lei non conosceva.
"Magari sono davvero un fantasma..." disse lui "... o forse addirittura il diavolo venuto qui per tentare l verginelle del posto..." per poi scoppiare a ridere.
Altea indossò una vestaglia e si affacciò nel corridoio.
Non c'era nessuno.
Solo una cupa penombra.
Si accorse però che una delle porte che si affacciavano sul corridoio era aperta.
Quella su cui c'era scritto il nome Ipazias.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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