Era un libro dalla copertina spessa, consumata, di un marrone che pareva tingersi in un acero sfocato, con le pagine ingiallite e strane parole, di un linguaggio sconosciuto, incise sulla fodera.
Destresya che aveva studiato sin nei minimi dettagli il suo viaggio indietro nel Tempo, subito riconobbe quell'idioma.
Era infatti l'antica lingua Fleegese.
La finestra era socchiusa ed un alito di vento lo sfogliò.