Quelle dita, quelle mani...
Si insinuavano dentro di me facendomi perdere ogni controllo, le sentivo intrufolarsi, insinuarsi, moltiplicarsi in me.
Gemevo, gridavo quasi, spaventata dall'immensità del piacere che mi davano, un piacere così folle e intenso da fare male, da far perdere il senno.
Non capivo più niente, ero completamente in sua balia, completamente persa in tutto quello.
Non capivo più niente, non riuscivo nemmeno a respirare, tutto il mondo si era concentrato in quel momento, in quelle dita che mi esploravano, mi possedevano, mi facevano perdere il controllo.
avevo la testa all'indietro, e le mani che cercavano lui disperatamente.
Volevo toccarlo, sentirlo, averlo vicino.
Non c'era nient'altro che mi interessasse, nient'altro che desiderassi.
Ero fuori di me, persa in quella lussuria sfrenata, in quella meravigliosa tortura fatta di piacere.
"Taddeus.." gemetti, stringendolo a me, folle in quell'estasi meravigliosa "Taddeus... io... ti voglio!" spalancando gli occhi e guardandolo negli occhi.
Volevo tutto di lui, i suoi occhi, il suo corpo, il suo respiro, il suo cuore.
Tutto.
Tutto.
E tutto gli avrei dato.
Tutto.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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