Ardea restò sorpreso.
Non si aspettava tanta generosità da parte di quella ricca signora.
Sorrise ad Altea ed annuì, avvicinandosi e prendendo il tubetto di crema.
Cominciò così a spalmarla sulla pelle bianca di lei, in modo lento, delicato, quasi titubante, come quando si ha paura di rovinare un'opera d'arte o un prezioso gioiello.
“Si chiama Monica...” disse “... si, anche lei è molto gelosa...” rise piano “... la sua pelle un problema? Assolutamente... è particolare e renderà il dipinto magnifico... non ho mai visto una pelle simile, se non quando guardavo da piccolo le statue di marmo bianco...” continuando a spalmare la crema sulle spalle e sulla schiena di lei “... a guardala mi sembrava liscia... ma toccandola lo è ancora di più... ed è vellutata appena...” con le dita che scivolavano piano sulla pelle di Altea “... mi sembra di accarezzare i petali di un'orchidea...” mormorò il giovane ed aitante pittore “... lei ha la pelle come gli antichi Greci immaginavano l'avessero le dee...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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