Le gambe di Destresya, la sua generosa scollatura, il tono caldo della voce e gli occhi azzurri di Taddeus su di lei.
Poi quel sorso di Nolhito, l'alcool intenso, il sapore del Gin e del Rum, il calore in tutto il suo corpo, il viso in fiamme ed i sensi pulsanti.
Un ardore incontrollabile ed irrefrenabile sorse in Destresya, divampando come un incendio fra le sue gambe, dando fuoco a tutto.
Si sentì sciogliere, colare di un nettare denso, bagnarsi di un desiderio indomabile.
Il sapore intenso di quel cocktail avvolse tutta la sua persona, portandola per un attimo lontana dal mondo, dai suoi tabù, dalla sua etica e dalla sua morale.
Il retrogusto di agrumi, di zenzero ed infine quello dolciastro di cannella pizzicarono la sua lingua, che rovente causava nella sua bocca un'intensa salivazione.
Tutto ciò mentre Taddeus sorseggiava tranquillamente il suo drink, fissandola come Mefistofele amava fare con Margherita, dove il proibito ed il lecito si perdono bell'abbandono e nel richiamo ultimo dell'istinto e dei sensi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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