Lo ascoltavo, rapita, mentre giocavo con lo stuzzicadente che teneva la frutta nel cocktail, fissandolo negli occhi per tutto il tempo.
Lo lasciavo parlare e intanto portavo il pezzetto di frutta alla bocca, gustandolo con voluttà, schiudendo le mie labbra per accogliere quel nettare con un movimento sensuale e lievemente lascivo.
Sorrisi poi alle sue parole.
"Eppure la credevo originario di queste terre, non so perchè.." giocando con la cannuccia come avevo fatto con quella del Negroni poco prima.
"E mi dica, che cosa aspettava?" fissandolo negli occhi "Non mi dica che aspettava me..." portando la cannuccia alle labbra per poi bere un po' di quel cocktail forte con un sorrisetto divertito e malizioso stampato sul viso.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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