Istintivamente reagii nel sentire la mano sul mio braccio, ma poi ci fu qualcosa in quella stretta e in quella vicinanza che mi trattenne dal liberarmi della stretta.
Restai vicinissima a lui, fissandolo negli occhi.
Sentivo l'ardore e la forza di qualunque cosa fosse l'attrazione che mi aveva spinto a dimenticare i miei doveri per un momento.
Lo guardai intensamente a quelle parole.
"Il giorno in cui la mia azienda fallirà, ho pietà del mondo intero.." mormorai, seria, prendendo infine il biglietto che mi dava.
"Peccato che non abbia capito niente di me.." lanciandogli un'ultima occhiata, lunga e intensa, come volessi imprimere ogni lineamento, ogni fattezza nel mio animo e portarlo con me, oltre lo spazio e il tempo.
Già, peccato davvero... pensai.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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