Tra la generosa scollatura di Destresya e le sue gambe accavallate il commissario capì ben poco.
“Certo certo...” disse sorridendo e sbavando, per poi prendere il foglietto col suo numero di telefono.
Ad un tratto squillò il suo cellulare.
“Ehm, scusate...” a Fessen e a Destresya rispondendo “... si, pronto?” Ancora distratto dalle forme di lei. “Cosa?” Cambiando espressione. “Ma ne siete certi? Sicuri? Ok ok...” annuendo e staccando la telefonata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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