Elv si cambiò, posando il camice e prendendo il giubbotto, per poi uscire e salire in auto con Gwen.
Lasciarono la villa e raggiunsero l'albergo, che in quel tardo pomeriggio di Febbraio sembrava donare al mare calmo e piatto un colore indefinito, quasi malinconico.
Il fruscio vago delle onde sulla spiaggetta sottostante era melodico e rilassante, con l'orizzonte che si apprestava ad essere baciato dal Sole purpureo e morente.
“Eccoci...” fermando lui l'auto davanti all'albergo “... un bel posticino si è scelta, complimenti.” Sorridendole.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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