“Bene.” Disse annuendo Elv a Gwen.
Così la loro auto imboccò la strada che portava verso Cumais.
Era un antico sito archeologico che volgeva verso il mare, con alle spalle una fitta foresta perlopiù disabitata.
Proseguirono per un po', lungo una stradina che tagliava la fitta vegetazione, fino ad incontrare uno sperduto motel.
“Proviamo a chiedere qui qualche informazione...” lui, entrando con l'auto nello spiazzo davanti al motel.
"Benvenuti, signori." Il portiere. "Vi occorre una camera?" Chiese.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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