La villa si affacciava direttamente sulla baia, avendo davanti il mare limpido racchiuso dal molo privato di Baif Maston e sulla destra il bellissimo laghetto interno chiamato dagli antichi indigeni del posto Avernao.
L'abitazione era poi circondata da un vasto giardino, ben inquadrato in alti muri laterali che racchiudevano l'intero perimetro della proprietà del potente regista.
Il taxi arrivò davanti ai cancelli elettronici della villa che subito si aprirono.
Apparve allora una donna di mezz'età, con un sorriso ampio e l'espressione solare.
“Benvenuta, signorina.” Disse andando in contro a Dacey. "Sono Ghilda, la cuoca del signor Maston."