La Pantera giocava con quell'elastico e nello sguardo azzurro di Fessen lei vedeva l'impeto della passione, del desiderio.
Poi quella mano coperta dal guanto scivolò nei boxer, restando però poco sotto l'elastico, strappando al giornalista un sorriso eccitato.
Poi quel bacio e lei si ritrovò stratta fra le braccia di lui, sul suo petto nudo e contro quei boxer pieni di mascolinità.
Sentiva le labbra calde di Fessen, la sua lingua umida ed audace, le mani scivolarle ovunque lungo la tutina in lattice.
Sentì le dita esperte di lui scendere sulle sue natiche rese sode dalla tuta aderente, fino in mezzo alle sue cosce, dove lui poteva toccarla tutta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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