Fra carezze, gemiti soffocati, baci ardenti, Gwen ed Elv si ritrovarono stesi sul l'una sull'altro, iniziando a godere, ad amarsi fra le schiuma e l'acqua calda della vasca.
Lei come a danzare a cavalcioni su di lui, che le teneva salda per i fianchi, facendola sussultare, gemere, godere, con l'acqua che schizzava fuori dalla vasca, bagnando il pavimento umido per il vapore.
Quel massaggio continuò a lungo, in quel lago caldo e profondo di piacere, di godimento, di estasi.
Altea era in balia della mano audace di lui, delle sue dita affusolate ed esperte che sapevano toccarla come nessun altro, stravolgendola e facendola perdere nei fiumi di quella delizia.
Lei sentiva quelle dita insistenti ed infaticabili dentro di lei, aprendola ad un mondo nuovo, fatto di passione e sentimenti forti, intensi, totali, come se null'altro esistesse.
Quelle dite che sapevano toccare i punti giusti, facendola impazzire, mancare il fiato.
Poi lei si alzò di colpo, nuda e bellissima, liberando dai pantaloni la mascolinità di lui, già prepotente ed altezzosa, che però si inturgidì ancora di più, fino al limite della sopportazione e resistenza quando Altea la unse d'olio e cominciò a massaggiarla.
“Ohhh, mia regina...” disse lui godendo, impazzendo “... voi comandate... sono ai vostri ordini...” deglutendo per il piacere e guardandola negli occhi verdi.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|