Fissavo e fissavo l'armadio e i vestito, uno più bello dell'altro, cercando di sforzarmi e di convincermi ad indossarne uno.
Sentii poi dei cani abbaiare, non ricordavo di averli visto quando ero arrivata.
Alla fine, sospirando, ne scelsi uno verde, sottile e aderente che fasciava la mia figura, ricoperto di perline dello stesso colore e aperto sulla schiena, lasciata scoperta dai capelli raccolti.
Mi decisi a scendere controvoglia sperando ancora che questo fosse solo un brutto sogno e che si decidesse a finire quanto prima.
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