Si baciarono ancora, a lungo.
Un bacio caldo, di un vaporoso sapore di sospiri liberati e gemiti soffusi, dal respiro bloccato e dalle labbra inumidite come le foglie del sandalo che si piegava leggero sul laghetto alle loro spalle.
Un bacio vellutato come il pesco, bianco come la vaniglia e salato come l'olio del sambuco.
La mano di Elv scivolava tra le rosse ciocche di Gwen, che intrecciate attorno alle sue dita parevano pulsare in una lunga carezza.
Carezza come quella che sentivano dalla pressione delle loro labbra e dal desiderio che avide cercavano le loro lingue.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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