Quel gesto mi fece tremare, costringendomi a chiudere gli occhi per un secondo, per poi riaprirli e andare a cercare quelli del divo.
"Curioso di scoprire cosa, esattamente?" portandomi il labbro inferiore tra i denti per poi lambirlo con la lingua, in un gesto provocatorio, caldo, eccitante e sensuale.
Poi vennero a chiamarci e ci condussero in una grande sala, adibita a festa, con tanto di ballerine nude e cameriere sexy.
"Ah però, ci trattiamo bene!" annuii, guardandomi attorno.
Ecco, feste del genere non mi era mai capitato di vederle nel palazzo dei miei genitori.
No, decisamente.
Mi chiesi che effetto avrebbero fatto sul divo quelle sventole che esibivano così spudoratamente le proprie grazie.
Ma forse uno come lui amava la conquista, non certo trovarsi la pappa pronta.
"Diamine, il fast food del sesso?" con un sorrisetto divertito, per poi voltarmi verso Guisgard e fissarlo negli occhi.
"Ma così è troppo facile, che gusto c'è?" facendogli l'occhiolino, per poi avvicinarmi a un tavolo imbandito e prendere due bicchieri, uno per me e uno per il divo, a cui lo porsi subito dopo, senza smettere di fissarlo con sguardo eccitato, caldo e sensuale.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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