Ormai era tutto pronto.
Non vedevo l'ora di partire per il torneo.
Così, il giorno seguente, con il mio allenatore, raggiunsi l'Ipazia per salpare verso l'isola misteriosa.
Ero elettrizzata da quella nuova esperienza, in cui riponevo tutte le mie speranze, i miei sogni, la mia voglia di avventura.
Scesi dalla macchina e mi diressi al ponte dell'Ipazia, sempre coperta dalla mia inseparabile maschera.