Il rosso tramonto giungeva con i suoi raggi screziati attraverso le vecchie ante del dojo, dove due grossi teloni giunti da Afranawa raffiguravano un leone ed una tigre sul punto di combattere.
E come i due fieri animali, anche due figure, reali però, si studiavano per un imminente scontro all'ultimo sangue.
"Ti aspettavo..." disse Budmin con la sua voce grezza e sgraziata, togliendosi il kimono e mostrando un fisico teso di muscoli e segnato da cicatrici.
"Oggi sustemeremo ogni questione tra noi..." l'altro con gli occhi azzurri.
"Ho sottoposto il mio corpo" Budmin cominciando a mostrare mosse tipiche del Karate "a durissimi allenamenti, solo per giungere a questo giorno ed ucciderti..." respirando ed ispirando "... oggi avrò la mia vendetta... così la pagherai per avermi rubato la donna... ahhhhiiiiiakkkk!!! Whaaakkkka!!!!!" Ormai pronto a battersi. "Sento l'essenza del mio spirito, il mio cosmo ardere come il fuoco eterno del Tempio Shaolin! Ho inventato io stesso un colpo micidiale per ucciderti, per spezzarti in due!!! Preparati!!! Ahhhhhiiiiiaaaaaakkkkkkk!!!!"
Quello dagli occhi azzurti lo guardò col suo sguardo di ghiaccio.
"Scegli..." mormorò "... scegli un numero da 1 a 5..." mostrandogli le dita della mano.
"Cosa?"
"Scegli..."
"Che scherzo è?"
"Scegli..."
"Due!!!!" Urlò Budmin.
"Bravo... due... il numero per antonomasia delle corna... quelle che ti ha messo lei venendo con me..." con tono da figo quello dagli occhi azzurri "... ed io con sole due dita ti sconfiggerò."
"Basta con queste idiozie!!!" Budmin attaccandolo.
Ma l'altro, quello dagli occhi azzurri ed il tono da figaccione, con pose da piacione, con sole due dita lo sconfisse, usando un'antica e dimenticata mossa adoperata dai monaci del Tempio di Afragasawaka, che non lasciò scampo a Budmin, lasciandolo con tutte le ossa rotte e senza vita al centro del dojo.
"Guisgard!" Arrivando preoccupata una ragazza.
Era Fiore di Loto al pallido scintillio del pesco in fiore sotto i raggi incantati della pallida Luna notturna, ossia la figlioletta del maestro.
"Fiore di Loto al pallido scintillio del pesco in fiore sotto i raggi incantati della pallida Luna notturna..." voltandosi Guisgard.
"Sei vivo!!!" Fra le sue braccia lei.
"Si..." lui con tono da eroe "... torniamo da tuo padre."
"Oh, Guisgard..."
"Vieni, andiamo a vedere i ciliegi in fiore..." lui.
"Come sei romantico e figo..." lei a lui "... combatterai ancora?"
"Solo contro quelli veramente cattivi."
"Oh, come sei eroico..." mormorò Fiore di Loto al pallido scintillio del pesco in fiore sotto i raggi incantati della pallida Luna notturna.
La baciò ed andarono via insieme verso il tramonto, con Guisgard che fissava il crepuscolo pronto a nuove sfide.
"Stop!" Gridò il regista. "Buona la prima!" Guardando Guisgard ancora nella parte dell'eroe del film.