Anche lui rideva, ma le mie risate coprivano di gran lunga le sue, mentre io sentivo sempre più mancarmi il fiato.
Non riuscii a rispondergli, ma dopo un po' smise e i miei polmoni tornarono finalmente ad incamerare aria, facendomi prender respiro.
Rimase sopra di me, i miei vestiti scomposti e stropicciati e i capelli sparsi sul divano.
Lanciai un'occhiata fugace alla sua mano quasi sbadatamente poggiata sulla mia gamba.
Poi lo guardai.
"Assolutamente no..." risposi divertita, ansimando ancora.
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