Perché c'era sempre così tanto da fare?
Era sempre tutto frenetico, ogni benedetto istante.
Sempre eventi da organizzare, appuntamenti da spostare e poi gli allenamenti, i servizi fotografici.
Accidenti!
Non odiavo il mio lavoro, beninteso, ma essere la segreteria, o assistente che dir si voglia, di un campione mondiale, non era facile.
E poi, volevamo parlare del fatto che avessero più vizi delle star del cinema?
Che insofferenza...
Attraversai velocemente la grande villa, i corridoi elegantemente illuminati, scesi giù, fino alla palestra e bussai un paio di colpi.
Poi aprii la porta.
"Scusa l'interruzione. Il presidente della Federazione di karate ha chiamato per ricordarti del tuo invito alla cena annuale di stasera, ti raccomanda di non fare tardi. Oh, e il servizio fotografico di domattina è stato spostato dalle nove alle nove e trenta. Ecco anche il frullato" poggiando il bicchiere sul tavolino vicino alla porta "Serve altro?" guardando con un sopracciglio alzato Elv che nel frattempo aveva smesso di allenarsi.
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