Gli sorrisi, fissandolo negli occhi.
Era adorabile quel suo imbarazzo, il perfetto famiglio, di quelli che piacevano a me.
Rubare l'innocenza mi aveva sempre divertito moltissimo.
Mi avvicinai a lui di un poco.
"Allora lo scopriremo insieme..." con la voce calda e un sorriso sicuro di me.
"Così poi potrete fare il padrone di casa!" facendogli l'occhiolino e iniziando a camminare verso il giardino tenendolo per il braccio.
"Non sembrate amare molto gli eventi mondani, dico bene, milord?" senza smettere di fissarlo.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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