"In effetti" disse divertito l'uomo in maschera a Gwen "ogni buon artista sa ingannare i suoi simili... anche voi lo siete stata, no?" Ridendo.
Icarius arrossì violentemente a quelle parole di Destresya, restando a guardarla senza riuscire a dire nulla, se non qualche languido ed impacciato balbettio.
Arrivò il vecchio militare che lanciò un'occhiata ad Altea.
Sembrava volerla scrutare, quasi a leggerle dentro.
"Dimmi, cara..." disse affabile "... sei la figlia che ebbi con Comette la mia cameriera? Oppure con la baronessa Arguette? O magari la nipote del vecchio curato Doupont? Ma me lo dirai in carrozza... andiamo, la festa di lord Corcion ci aspetta." E partirono.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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