Lui sorrise e posò le carte.
“Mi credono un artista...” disse a Gwen “... un attore e poeta ingaggiato per animare questa festa.” Divertito. “Credete riuscirò ad ingannarli?”
La governante rise e poi annuì ad Altea.
“Dovremo arrivare a piedi dal generale” disse “visto siamo senza carrozza.”
Indossò una lunga mantella e con Altea lasciarono il palazzo, incamminandosi lungo la strada.
Arrivarono infine davanti ad un'abitazione non troppo vistosa, ma molto antica.
Qui la governante bussò ed una vecchia servitrice venne ad aprire.
“Vogliamo vedere il generale.” La governante.
“Chi lo desidera?”
“Sua figlia Altea.” Rivelò la governante.
La servitrice sbiancò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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