Mi piaceva affacciarmi alla finestra e osservare il mondo attorno a me, quella massa ignara di uomini, così caduchi, deboli, mortali.
Certo, questa loro debolezza alle volte poteva essere utile, intrigante persino attraente.
C'erano stati uomini capaci di sorprendermi, di suscitare in me il desiderio e la fame, li avevo tenuti in vita per giorni, mesi, alcuni anni persino perchè potessero soddisfare tutte le fami del mio essere maledetto.
Avevo sempre dovuto ucciderli alla fine, ma anche quello era fonte di piacere che corroborava quel vuoto lasciato dall'anima ormai nulla.
Mi resi subito conto che c'era una certa agitazione in città, una sorta di fermento, di attesa.
Mi sporsi appena dal mio balcone e osservai la scena, incuriosita.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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