Elv ascoltò Gwen, per poi scuotere la testa.
“Siete più pazza che testarda dunque...” disse infine “... così infantile da rischiare con i soldati...” scoppiò allora a ridere “... beh, devo dire che stavolta mi avete sorpreso eccome!” Divertito. “Chissà, forse un giorno saremo entrambi senza privilegi e titoli!” Sarcastico.
“Maladai è un rispettabile borghese, molto amico di vostro padre.” Disse il domestico ad Altea. “E' proprietario di questa piccola fabbrica di tessuti. E proprio per l'amicizia che aveva verso vostro padre credo sia opportuno che siate voi a parlargli e non io.”
Così lui bussò e fece annunciare il loro arrivo da una cameriera.
Furono portati in un salotto e qui attesero.
Arrivò allora un uomo alto e robusto, quasi grasso, dai capelli scuri ed il volto paffuto.
Era abbigliato con vestiti costosi, sebbene di dubbio gusto.
“Buongiorno.” Entrando Maladai. “Non ho molto tempo oggi... in cosa posso aiutarvi?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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