Gwen continuava a fissare il misterioso tatuaggio che Elv aveva sul braccio.
Era molto elaborato, di uno stile particolare che sembrava poco affine al mondo concreto e razionale degli affari borghesi.
Il giovane avvocato continuava ad agitarsi nel sonno a causa dei deliri dovuti alla febbre.
Poi le medicine somministrategli dal medico cominciarono a fare effetto e pian piano si calmò, riposando finalmente con tranquillità.
Destresya cercò ristoro in un bagno caldo per dimenticare la strana e movimentata notte appena trascorsa.
Arrivò il suo servitore con un vassoio e del vino cotto.
"Spero che madama abbia trascorso una notte piacevole..." disse lui "... forse queste terre non dono poi tanto inquiete come le notizie giuntemi volevano farmi credere..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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