C'era gente, c'era troppa gente, maledizione.
Ma proprio ora che potevo scoprire a che cosa serviva quella pasta vitrea e chi era quello strano tizio.
Sbuffai.
Dovevo andarmene di lì, e subito.
Spiccai un balzo per raggiungere il soffitto, e da lì cercai di sgattaiolare via, rapida e veloce come un'ombra della notte, verso la finestra.