Nel voltarmi vidi Hugo con il notaio che stavo aspettando per firmare il contratto d'affitto.
Avevo ormai imparato che per vivere accanto ai mortali era necessario seguire le loro regole, o almeno far finta di farlo, e che meno sospetti c'erano, meno probabilità di dover incappare in seccature.
Dopotutto amavo vivere la mia vita come più mi aggradava, nella massima libertà.
Dopotutto non dovevo rendere conto a nessuno, né alla morale, né a una qualunque regola, né a niente di niente.
"Oh sì, mi ci sento già a casa.." sorrisi al notaio "Venga, mi mostri il contratto d'affitto.." facendo un cenno elegante con la mano ad indicare il tavolo poco distante.
La sera si avvicinava e io cominciavo ad avere troppa fame per stare così vicino ad un umano, sebbene poco appetitoso come il notaio.
Ma in tutti i miei lunghi anni avevo imparato a controllarmi quando era necessario.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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