Affascinante, sicuro di sé al limite dell'egocentrico e del megalomane, capelli bruni ed appena mossi, sguardo azzurro e tormentato, atletico, agile, coraggioso, eroico, persino brillante e spiritoso rappresenta ormai il prototipo dell'eroe avventuroso e romantico, in una sola e celeberrima definizione insomma il solo ed unico Eroe da Romanzo.
Naturalmente parliamo di Guisgard, il volto stesso dell'avventura in ogni sua forma e più intima essenza.
Nato dal genio della penna e della fantasia Afragolignone, di cui incarna ogni valore e principio, il Primo Cavaliere esordisce su una rivista di racconti per ragazze col proposito di raffigurare il tipico protagonista di inquiete e struggenti storie d'Amore.
Le potenzialità però del personaggio non passano inosservate e ben presto Letteratura e Cinema cominciano ad accaparrarsi la sua immagine, facendolo diventare l'eroe a tutto tondo come oggi tutti lo conoscono.
Bello, tormentato ed inquieto, Guisgard diviene così il protagonista di celebri ed immortali avventure, sempre pronto a difendere Afragolignone, quindi il mondo intero, dalle grinfie di nemici che al di là della loro natura e provenienza hanno tutti l'ateismo, o peggio l'anticlericalismo, come comune denominatore.
Lo vediamo così in ogni sorta di storia, impegnato in duelli mozzafiato, inseguimenti rocamboleschi, scontri al limite ed anche spesso ben oltre le umane possibilità.
Egli è il romantico alter ego di eroi mascherati ed indimenticabili come il Giglio Verde, Mirabole ed il Narciso Nero, ai quali presta volto e cuore come nessun altro sa fare.
Ma Guisgard è anche e soprattutto l'eroe degli Amori impossibili, arrivando così a sovrastare personaggi letterari quali Romeo, Tristano e persino Lancillotto.
“Non c'è donna che non potresti conquistare...” dice una delle sue innumerevoli partners in una scena delle sue memorabili e straordinarie avventure.
E forse è davvero così, chissà.
Ma la forza di questo Eroe da Romanzo è il suo non prendersi troppo sul serio, facendo leva sull'ironia e sul sarcasmo, armi quasi pari al suo fascino senza Tempo.
Il successo di Guisgard è testimoniato dal fatto che in breve tempo egli raggiunge in vetta alle classifiche un altro grandissimo eroe Afragolignonese, ossia Icarius.
Sebbene impegnati spesso in ruoli e storie diverse, i due rappresentano i volti della medesima medaglia.
L'importante rivista Afra N pone Guisgard al secondo posto nella classifica dei più grandi eroi di tutti i tempi, proprio dietro Icarius, mentre quella ugualmente famosa ed autoritaria Genius addirittura ribalta i primi due posti della stessa classifica, preferendo Guisgard ad Icarius.
Al di là di tutto, Guisgard, insieme allo stesso Icarius, è l'eroe per eccellenza del mondo Afragolignonese e ne presenta tutti i tratti.
Nell'immaginario popolare resterà sempre e comunque l'avventuriero protagonista di storie dal piglio epico e romantico, col suo carattere scanzonato, beffardo, quasi da simpatica canaglia ma sempre pronto a difendere la Verità e la giustizia, oltre soprattutto alla Vera Fede.
Una delle sue infinite caratteristiche è l'abilità innata verso la risoluzione di enigmi.
In uno dei più difficili e spettacolari, alle prese col salvataggio dell'immancabile dama di turno dalle grinfie di un eretico, il nostro bello e dannato si ritrova in una cripta davanti a diversi pannelli, dovendo decifrarli e comprendere così a cosa essi si riferiscano.
I pannelli rappresentavano varie immagini:
“Un leone.
Un Rospo.
Una Croce.
Il nome Egidio.
La Vergine Maria.”
Dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere questo enigma, come fatto da Guisgard?