Il volto di Guisgard era quasi al buio sotto il portico colonnato del cortile.
La Luna invece illuminava in pieno il volto di Elisabeth.
Il cavaliere potè vedere i suoi occhi e la sua espressione.
"Come al solito volete averla vinta voi" disse Guisgard "e sia...in fondo la mia spada sa badare a se stessa...e poi, un conto è proteggervi dai soldati del barone, tutt'altra cosa è invece custodirvi da qualche demone! Meglio affidarsi a quel cerchio magico. Torniamo indietro."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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