Il rumore del ferro battuto sull'incudine, pur dopo tantissimi anni mi penetrava le orecchie fin dentro il cervello.
Ting ting ting
Alzai gli occhi al cielo sperando che zio Gustav finisse presto.
Per carità, gli ero grata di come mi aveva cresciuta fino ad ora in mancanza dei miei, ma dover sentire quel rumore tutto il giorno tutti i giorni ti metteva davvero a dura prova.
Uscii sotto il sole cocente, per sistemare i fucili e le pistole sul tavolo, a disposizione dei pirati e di coloro che li avevano ordinati.
Molti avrebbero detto che un posto simile non era adatto ad una ragazza, ma io mi sentivo perfettamente a mio agio.
Non mi sarei vista da nessun'altra parte e con nessun altro lavoro, se non quello della fucina di zio Gustav.
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