La vecchia donna fissò con attenzione i due nuovi arrivati.
Anche Guisgard la fissava con un'espressione ambigua.
"Cos'avete?" Chiese la donna.
"Nulla..." Rispose Guisgard.
"Bugiardo." Ribattè la donna. "Cosa c'è, non credete alla magia forse?"
"Io credo solo in ciò che il mio cuore può amare e la mia spada odiare." Rispose Guisgard.
La donna sorrise ed disse:
"Eppure io posso leggervi dentro, anche se il vostro cuore e la vostra spada non possono comprenderlo."
Guisgard la fissò.
"Perchè una madre dovrebbe aiutare degli estranei a distruggere suo figlio?" Chiese alla donna.
"Perchè mio figlio, ormai, è morto da tempo..."
Poi, rivolgendosi ad Elisabeth e prendendole la mano, disse:
"Ragazza mia...i vostri due amici di cui mi chiedete notizie non sono lontani...uno ha visto l'oltretomba...l'altro sta camminando verso la sua porta..."
"Che storia è questa?" Intervenne Guisgard.
La vecchia sembrò volerlo zittire con lo sguardo e disse:
"Prepariamoci...dobbiamo celebrare il sacro rito...il barone ha promesso due anime di donne agli arcidemoni...e l'unico modo per ricacciarli all'Inferno è concedere loro ciò che è stato pattuito. Oppure l'anima di colui che li ha evocati!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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