Riuscii ad osservare.
Non era un robot, ma un computer.
Bello, lo voglio anche io un computer che parla.
Aggrottai la fronte.
Lo dicevo io che non è pazzo, ma piuttosto vuole fare impazzire noi, fare esperimenti.
Rabbrividii.
Dovevo fuggire prima possibile.
Ero sconvolta.
Guardai preoccupata Berta e poi tornai a sbirciare nella stanza.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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