Guisgard era attaccato a solide catene e poggiava con la schiena contro l'umida parete della cella.
Le lacerazioni e le ferite sulla pelle, a contatto con la parete bagnata, gli bruciavano come se avesse tizzoni ardenti ovunque.
Le guardie erano distratte da una partita ai dadi e di tanto in tanto facevano battute sul loro prigioniero.
"Scommetto" disse una delle guardie "che quel cane morirà prima che sir Geowan tornerà per continuare il suo supplizio!"
"Io invece dico che impiegherà un bel pezzo prima di tirare le cuoia!" Rispose l'altro. "Si vede che il bastardo ha la pelle dura!
Intanto, all'esterno, Elisabeth e Jigaen continuavano a controllare la parete palmo per palmo.
Fino a quando Elisabeth riconobbe nell'oscurità una porta...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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