"Se avessi saputo che era il demonio in persona, quella notte, a fecondare il mio ventre, me lo sarei strappato con le mie stesse mani!" Inveì la vecchia donna. "Mio figlio, che ora si lascia ornare da nobili panni e ricchi gioielli, è in realtà un mostro, un tiranno, un pazzo sanguinario! Colui che è barone di Tintagel, da tempo ormai, non è più mio figlio!"
Allora i tre, facendosi coraggio, ritornarono al castello.
Qui, grazie alla guida della vecchia donna, un tempo signora in quel maniero, giunsero in una sorta di cantina.
Qui la vecchia preparò alcune sue erbe che fece bruciare in una ciotola di bronzo.
"Vedo..." cominciò a dire "...vedo una donna ed un bambino...sono nell'oscurità ed accanto passeggia il maligno..."
"Che io possa morire pazzo e meschino!
Parlate di Elisaberth e di quel ragazzino!"
Esclamò Arnò.
"Zitto, giullare!" Intimò la vecchia, che poi riprese a parlare:
"Vedo un cavaliere e molti suoi soldati...marciare da sud...provengono da un gran reame...ma vedo anche un prigioniero...è flagellato e torturato...e vedo l'altro mio figlio...anch'egli, come il maggiore, ha venduto l'anima al demonio..."
"Bontà divina! E' Guisgard il prigioniero!
Anch'egli, rinchiuso in questo maniero!"
Intervenne ancora Jigaen.
"Dobbiamo cercare la vostra amica" disse la vecchia a Llamrei "solo così potrò iniziare il rituale per rispedire all'inferno i cavalieri neri!"
Nel frattempo a Camelot, Hastatus fu informato dal suo luogotenente che l'avanguardia era già partita.
"E' tutto pronto, milord" disse "al vostro segnale ci metteremo in marcia!"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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