Eccola, bellissima come sempre, unica nel suo genere.
Quanti giochi avevamo fatto in quel giardino, era lo scenario di tante storie, tante risate, e tanti compiti nei terribili anni del liceo.
Nonostante tutto, la villa dello zio era sempre casa, ricordavo ancora mio quando mio padre veniva a prendermi e i due fratelli passavano insieme tutta la serata per ritardare la partenza.
Erano simili e diversi lui e mio padre, forse perchè mio padre era molto più giovane del fratello e il carattere autoritario dello zio lo invecchiava inevitabilmente.
Ad ogni modo, ero arrivata, mi diressi direttamente verso il garage dove avrei lasciato la moto, per poi smontare e andare incontro alle mie cugine che arrivavano in auto.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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