Quel contatto, quella virilità sempre più calda e pronunciata.
Mi facevano letteralmente perdere la testa.
Poi le sue mani lasciarono il mio collo e strinsero il mio reggiseno, mentre tutto il mio corpo fremeva, sempre di più, sempre di più.
Quelle parole, così sussurrate, quel tono così eccitante.
Non capivo più niente.
Tuttavia, portai indietro il tallone, sfiorando con quello il suo membro saldo stretto nei boxer, come a fargli capire che, se avessi voluto, avrei ancora potuto colpirlo, e fargli molto male.
"Oh dovrai impegnarti molto più di così per sottomettermi, principe!" guardandolo fisso negli occhi e sottolineando l'ultima parola con un tono ancora più caldo.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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