Quello sguardo, quel tentennamento leggero, quell'incertezza mi resero ancora più forte, sentivo la Miss dentro di me che scalpitava, che fremeva.
Gli sorrisi, un sorriso caldo, sensuale, perverso.
"Oh si, principe..." senza perdermi mai un istante dell'azzurro dei suoi occhi.
"E se lo si stimola come si deve..." tastando e premendo per un momento quel membro con mano abile, fissandolo negli occhi per godermi ogni singola emozione "Può essere molto soddisfacente..." con la bocca semiaperta e l'espressione da chi sa dispensare piacere quando e come lo desidera.
Poi, come da comportamento della Miss, tolsi la mano, per mostrargli crudelmente la differenza tra le due sensazioni, e fargli così apprezzare ancora di più quella che la mia mano doveva avergli procurato.
O almeno, così speravo...
"Su, tutti fuori dalla macchina!" con fare autoritario.
Scesi io per prima e mi diressi all'ingresso del Mistresya.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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