Quel tocco elegante, da professionista, quella sua mano sui pantaloni del bel principe spaziale, sfiorandogli quel gonfiore ingombrante che lui aveva fra le gambe, che non era di intuito anzi, semmai appariva ancora più pieno saldo.
Nel fate ciò Destresya, per un attimo, vide un'indecisione, un attimo ti titubanza e debolezza dell'azzurro intenso e luminoso del bell'alieno.
"Dunque" disse lui con una voce incerta e deglutendo "quando si indurisce questo muscolo significa eccitarci?" Guardandola.
Garion da dietro osservò incredulo quel gesto di lei.
"I miei hanno allora ragione..." pensò "... zia Destresya è proprio una donnaccia, una sgualdrina..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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