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			Quel fumo nero era insopportabile, era nero, denso, pesante e faceva bruciare gli occhi.Ma il dolore che provavo per la perdita di Ulia e Rhon lo superava nettamente.
 Soprattutto Rhon, il quale era stato costretto da me a uscire, ma Ulia aveva trascinato me, convincendomi.
 Mi aveva convinta ad accettare quel passaggio.
 E ora non c'era più.
 Iniziai di nuovo a piangere silenziosamente affondando il viso sul petto di Elv e sfogando in quel modo la tristezza per quella perdita.
 Speravo solo che i miei genitori stesero bene, non avrei sopportato di perdere anche loro.
 E di sicuro mi sarei ricreduta sull'indole di quegli esseri che avevano destinato questo luogo al caos.
 
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 BALTASAR GRACIÁN
 
 
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