Lo ascoltavo attentamente, accavallando le gambe mentre mi fissava.
Tipico, quanti uomini di potere venivano qui per diventare schiavi, per sottomettersi ai voleri delle donne, loro abituati a dare ordini tutto il giorno?
Conoscevo bene quella sensazione, anche se con il tempo era sempre più difficile trovare un uomo che riuscisse a sottomettermi, per quanto lo desiderassi. Conoscevo bene l'ebrezza del cambio di ruoli, l'avevo provata sulla mia pelle, sapevo quanto poteva eccitare, far perdere la testa, il controllo.
Dunque non mi era difficile comprendere il desiderio dell'ambasciatore.
"E dee siano!" annuii con aria solenne, alzandomi per andare a sistemare il tutto.
"Le faccio preparare la stanza numero 2, dove troverà tutto l'occorrente per i suoi giochi.." con un sorrisetto perverso.
Ero davvero curiosa di vedere quell'uomo così freddo e distaccato farsi piccolo, lasciarsi andare, abbandonarsi alla perversione più completa.
Prima di uscire, così, mi voltai verso di lui.
"Di solito non lo faccio mai ma..." fissandolo intensamente "Dato che lei è un cliente davvero importante potrei supervisionare la sua sessione diciamo... dall'interno, così da poterle garantire la migliore esperienza possibile.." con tono professionale ma sguardo ardente.