Guisgard le sorrise e con una mano le toglieva le ultime ragnatele dai capelli.
"Ecco" disse accarezzandole una guancia "così siete tornata bella come prima."
Per un attimo il suo sguardo si fermò su quello di lei.
"Dobbiamo fermare i piani del barone!" Gli disse Arnò, destandolo da quel momento.
"Non ti è ancora bastata la lezione, piccola peste?" Gli chiese Guisgard col tono di chi vuol rimproverare.
"Ho sentito conversare le guardie" aggiunse Arnò "parlavano di un prezzo di sangue che il barone avrebbe dovuto offrire ad un qualcosa che loro chiamavano La Compassione di Dio."
"Che prezzo?" Chiese Guisgard.
"Non sono sicuro" rispose Arnò "ma parlavano di due donne..."
Guisgard divenne pensieroso e inquieto.
Poi, rivolto a Morris, disse:
"Si, messere, la vostra è un'ottima idea. Però credo sia meglio sfigurare il volto di quell'uomo. Così i suoi compagni non capiranno che si tratta di uno dei loro."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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